21 SETTEMBRE 2021
E se la scelta dei materiali delle cucine svelasse la personalità di chi li sceglie?
L’uso della materia può spesso diventare esso stesso un gesto espressivo del creativo o del progettista che la sceglie e che immagina il trattamento da conferire a questo o a quel materiale.
La prospettiva, invece, di chi sceglie un materiale con una specifica texture sia essa ruvida, liscia, calda, fredda, lucida, opaca, vellutata, regolare, mossa, ne rivela spesso tratti della personalità. La predisposizione all’essenzialità, la mania per l’igiene, l’attitudine anticonformista, il continuo desiderio di diversità, il bisogno di certezze.
Non solo il tatto ma anche la vista. Ha a che vedere con la capacità di leggere i materiali e di interpretarli esaltandone virtù e scegliendo le lavorazioni e le finiture più accattivanti e sorprendenti per appagarne funzionalità ed estetica.
Ogni superficie cambia totalmente la sua personalità e la sua percezione a seconda del trattamento ricevuto.
Ne sono un esempio alcuni dei progetti di TM Italia. La complessa lavorazione tridimensionale finitura oro opaco che evoca il morbido drappeggio verticale di preziosi tessuti, oppure le ante in abete nero con le nodosità in evidenza che restituiscono un sapore verace al legno, o ancora l’utilizzo dell’ecomalta per una finitura fortemente brutalista o, per finire la fine lavorazione delle ante della cucina RUA fresate verticalmente per mettere in evidenza il materiale sottostante.